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Con la tecnologia di privazione dell’ossigeno che ha fatto passi da gigante negli ultimi anni e le macchine sottovuoto che sono divenute quindi sempre più affermate e apprezzate da utenti di tutti i tipi, non sorprende vedere interesse nei confronti di macchinari che un tempo erano solo conosciuti dagli esperti nel settore.

Per questo motivo, quando si cerca una macchina sottovuoto, capita spesso di trovarsi di fronte a due termine diversi: sottovuoto a campana e sottovuoto da esterno. Sebbene i nomi possano confondere, facendo pensare a macchinari fuori dalla propria dimora e da dimensioni proibitive, in realtà il nome di queste due varianti è associato al tipo di sottovuoto che viene praticato.
Per poter apprezzare appieno la differenza che corre tra queste due tecnologie per il sottovuoto e poter quindi fare una scelta accorta, è bene ricordare ancora una volta il perché sia importante tenere i propri alimenti sottovuoto.

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Sottovuoto a campana ed esterno: la percentuale di ossigeno

Il funzionamento della tecnologia sottovuoto (da cui derivano le varianti come la cottura sottovuoto conosciuta come sousvide) è abbastanza semplice sebbene sia necessario uno strumento specifico per realizzarla.
Ogni alimento che conosciamo ha un tempo di decadenza, che viene solitamente conosciuto come “data di scadenza”. D’altronde non è necessario avere una laurea in biologia per sapere che un cibo lasciato all’aperto tende a perdere fragranza, sapore e, inevitabilmente, a degradare e divenire così immangiabile. La presenza di frigoriferi nelle nostre case ha permesso di allungare questo tempo di decadimento, ma di un margine comunque ristretto, soprattutto per determinati alimenti.
All’interno del frigo, infatti, si trova comunque l’ossigeno, la sostanza che per eccellenza tende a ossidare e far andar a male gli alimenti.
In nostro soccorso sono arrivate le macchine sottovuoto. Le più famose (perché sono quelle che si trovano nella maggior parte delle case che utilizzano questa tecnologia) sono quelle ad esterno: l’alimento viene inserito in uno dei sacchetti sottovuoto in dotazione, quindi l’estremità della busta viene inserita all’interno della macchina sottovuoto e l’aria all’interno viene aspirata creando il vuoto.
Il cibo così facendo rimane fresco e mangiabile per un periodo di tempo prolungato: l’ideale per chi deve viaggiare o semplicemente non vuole correre rischi in casa.
Sebbene queste macchine siano senza dubbio efficienti, non tutte riescono a raggiungere un alto valore di vuoto come quello dei modelli Magic Vac e le macchine sottovuoto a campana (99%). Nonostante ciò, anche se una parte dell’aria è rimasta all’interno del sacchetto, togliendone la maggior parte abbiamo comunque ritardato il decadimento del cibo.
Ma come è lecito aspettarsi, più una macchina sottovuoto riesce ad avvicinarsi al 100%, più il cibo avrà un periodo di conservazione esteso.

Ecco che scopriamo quindi le macchine sottovuoto professionali, le quali sfruttano il meccanismo del sottovuoto a campana, il quale riesce a raggiungere fino al 99% di vuoto, un valore nettamente più alto rispetto a quello delle macchine sottovuoto da esterno.

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Pregi e difetti del sottovuoto a campana

Una macchina sottovuoto a campana può arrivare a costare più di 1000€, un prezzo dovuto sia all’alto livello di sottovuoto, ma anche per le dimensioni degli alimenti che possono essere così conservati (questa è la tecnologia dietro al sottovuoto degli alimenti di grandi dimensioni come i salumi nei supermercati).
Inoltre il sottovuoto a campana permette di mettere via alimenti liquidi nei sacchetti con facilità, ma è possibile, attraverso qualche trucchetto ed un po’ di pazienza, fare la stessa cosa con un modello ad estrazione esterna!

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