Sarà capitato anche a te: fai zapping tra un video di cucina e l’altro alla ricerca di idee su Facebook o YouTube quand’ecco che vedi un cuoco mettere il cibo dentro un sacchetto sottovuoto e infilarlo in un apposito strumento, per poi tirarlo fuori bello e pronto.
Ma cosa è successo? Nel video in questione è stata applicata la tecnica della cucina sottovuoto, la quale ha visto la nascita nel lontano ’74 e che sta godendo di una sempre maggiore popolarità nel mondo culinario.
In cosa consiste la tecnica di cucina sottovuoto per alimenti? Gli ingredienti vengono inseriti in appositi sacchetti per sottovuoto (di cui parleremo a breve), vengono privati dell’aria tramite un macchinario e quindi cotti a temperature basse per un periodo di tempo variabile.
Questa tecnica, chiamata in francese sousvide, sta diventando sempre più popolare a causa dei numerosi vantaggi che offre e sono sempre più le ricette sottovuoto che spopolano sul web.
In questo breve articolo andremo a vedere nel dettaglio le caratteristiche della cottura sottovuoto, così che tu possa decidere da solo/a se provarla o meno.
Pregi e difetti della cucina sottovuoto
So cosa stai per dire: la cucina tradizionale funziona perfettamente senza il bisogno di queste assurde tecniche che ci complicano la vita e rendono il tutto meno naturale. Sebbene sia comprensibile, soprattutto per un paese legato alla tradizione come l’Italia, è bene ricordare che la cucina cambia continuamente ed è anche questo che la rende così speciale.
Naturalmente anche una tecnica innovativa come quella del sottovuoto per alimenti ha luce e ombre da considerare. Tra i vantaggi innegabili troviamo:
- Una persistenza maggiore del sapore dovuto alla cottura sousvide, in quanto esso non si disperde poiché trattenuto all’interno del sacchetto.
- Produzione di alimenti più sani e piacevoli esteticamente, in quanto si va a eliminare molti dei problemi che si vengono a generare tramite la cottura su fiamma, come la presenza di bruciature.
Inoltre le ricette sottovuoto permettono di ottenere un vantaggio nella preparazione: dato che spesso sono necessarie diverse ore, una persona può svolgere tutte le attività quotidiane senza girare continuamente la pietanza nella pentola o nel forno.
Dall’altra parte troviamo un investimento di denaro iniziale per acquistare le attrezzature necessarie e la necessità di prestare attenzione durante la cottura sottovuoto così da ottenere il risultato migliore possibile.
È sicuro cuocere nella plastica?
Questa è una domanda che si sono posti più o meno tutti coloro che si sono avvicinati alla cucina sottovuoto ed è normale che sia così. D’altronde siamo sempre stati messi in guardia nei confronti della plastica e dell’impatto che questa sostanza ha sul nostro organismo.
A questa domanda risponde la presidente della Società italiana di Tossicologia Patrizia Hrelia, in un’intervista de Il Giornale del Cibo.
Nella sua lunga ed esauriente spiegazione sui vantaggi e gli svantaggi di questa “nuova” tecnica, la presidente ha fugato molti dei dubbi sulla sicurezza dei sacchetti sottovuoto, andando a sottolineare che la composizione di questa particolare plastica è pensata specificatamente per la sousvide.
I sacchetti possono infatti resistere a temperature molto più alte di quelle necessarie nella cottura sottovuoto, sebbene sia essenziale prestare la massima attenzione durante l’utilizzo dei macchinari e seguire i passi necessari alla lettera (ma lo stesso si può dire di qualsiasi tipo di cottura, fornelli e forni compresi, che sono rischiose se approcciate con poca attenzione).
È quindi essenziale utilizzare il materiale adatto e non improvvisare sacchetti per il sottovuoto con materiali di diversa provenienza.
Con un minimo di attenzione e un investimento iniziale, infatti, sarà possibile sperimentare il catalogo sempre più numeroso delle ricette sottovuoto.
